Questo volume raccoglie una selezione di saggi nati dagli interventi presentati nelle Giornate di studio “Donne, filosofia della natura e scienza” (Roma, 2019-2022) e organizzate da D. Giovannozzi e S. Plastina. Dagli scritti naturalistici di Ildegarda di Bingen, passando per le letture dei testi dello Stagirita – filtrate dal diffondersi dell’aristotelismo volgare – di Fiammetta Frescobaldi, Camilla Erculiani e Lucrezia Marinella, fino alla partecipazione al dibattito sul cartesianesimo di Giuseppa Eleonora Barbapiccola e alle dispute sulla natura ontologica dello spazio che mette in dialogo Catharine Cockburn con i maggiori filosofi inglesi del XVIII secolo, il volume riflette inoltre sul ruolo centrale delle donne che traducono testi filosofico-scientifici o si misurano con discipline più tecniche connesse con la medicina, come Anna Morandi. Sullo sfondo, a fare da filo conduttore, stanno i contesti culturali in cui questa partecipazione ha avuto luogo, dalla solitudine conventuale alle spezierie, ai salotti, fino al limitare delle aule universitarie e delle maggiori istituzioni culturali, in cui le donne trovano spesso un ruolo all’ombra di carriere maschili più visibili.
Una donna tra arte e scienza. Anna Morandi e la ceroplastica anatomica settecentesca
Miriam Focaccia
2024-01-01
Abstract
Questo volume raccoglie una selezione di saggi nati dagli interventi presentati nelle Giornate di studio “Donne, filosofia della natura e scienza” (Roma, 2019-2022) e organizzate da D. Giovannozzi e S. Plastina. Dagli scritti naturalistici di Ildegarda di Bingen, passando per le letture dei testi dello Stagirita – filtrate dal diffondersi dell’aristotelismo volgare – di Fiammetta Frescobaldi, Camilla Erculiani e Lucrezia Marinella, fino alla partecipazione al dibattito sul cartesianesimo di Giuseppa Eleonora Barbapiccola e alle dispute sulla natura ontologica dello spazio che mette in dialogo Catharine Cockburn con i maggiori filosofi inglesi del XVIII secolo, il volume riflette inoltre sul ruolo centrale delle donne che traducono testi filosofico-scientifici o si misurano con discipline più tecniche connesse con la medicina, come Anna Morandi. Sullo sfondo, a fare da filo conduttore, stanno i contesti culturali in cui questa partecipazione ha avuto luogo, dalla solitudine conventuale alle spezierie, ai salotti, fino al limitare delle aule universitarie e delle maggiori istituzioni culturali, in cui le donne trovano spesso un ruolo all’ombra di carriere maschili più visibili.File | Dimensione | Formato | |
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